20 – L’ultima lettera di Rossini a Liszt

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INIZIO
PERCORSO

 

Le immagini del pannello:
Franz Hanfstaengl (1804-1877)

Ritratto di Franz Liszt, 1867

Étienne Carjat (1828-1906)
Ritratto di Gioachino Rossini, 1868

L’amicizia fra Rossini e Liszt è una storia bellissima che inizia a Vienna nel 1822, quando nel salotto dell’austero principe Metternich, il fanciullo undicenne viene presentato all’astro dell’opera italiana allora nel pieno del suo fulgore.

Gioachino Rossini a Franz Liszt, Passy, 26 giugno 1865

Veneratissimo Abate, amico mio dilettissimo. A volo di posta riscontro la preziosa vostra del 17 corr.te la quale mi è prova non avere il tempo e la distanza affievolita la vostra affezione pel vegliardo Pesarese. Vi scrivo nella lingua mia natia, essendo questa la più adatta ad emanare ed esprimere dolcemente i sentimenti del cuor mio. Io incominciai ad amarvi ed ammirarvi a Vienna nell’anno 1822 (reminiscenza che mi è si cara!). Gli anni a quell’epoca succeduti non han fatto che accrescere il mio affetto per voi; la determinazione in cui veniste di abbracciare la carriera ecclesiastica non m’ha sorpreso, ma mi ha edificato!! Oh carissimo mio Abate Liszt, lasciate che io vi offra le mie sincere felicitazioni pel santo partito da voi preso, che vi assicura il miglior avvenire possibile.


Gioachino Rossini a Franz Liszt, Passy, 26 giugno 1865

Franz Liszt avrebbe poi scritto a Rossini:

Illustre e caro Maestro. […] sono trascosi più di 40 anni da quando a Vienna, presso il Principe Metternich mi trovai per la prima
volta sul vostro passaggio. Il mondo acclamava in voi con trasporto il moderno Apollo.


Franz Liszt a Rossini, Roma, il 28 giugno 1866
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