Oratorio S. Cecilia
Via Zamboni n. 15, Bologna, , ore 18
Ilaria Tramannoni, pianoforte
In collaborazione con il San Giacomo Festival
PROGRAMMA
Giovanni Sgambati (1841-1914), Valse dalla Suite op. 21
Moriz Rosenthal (1862-1946), Carnaval de Vienne
Franz Liszt (1811-1886), Valse à capriccio sur deux motifs de Lucia et Parisina de Donizetti
Anton Grigorevič Rubinštejn (1829-1894), Valse Caprice in Mi bemolle magg.
Carl Tausig (1841-1871), Valse-capriccio n. 1
Franz Liszt, Mephisto Waltz I
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Il presente concerto ha due titoli: uno si riferisce ad un ciclo di concerti dedicati a “Franz Liszt e i suoi allievi” e l’altro è una scelta personale dell’interprete all’interno del tema generale: “Il valzer dall’Italia a Vienna”.
Il titolo della maggior parte dei concerti della stagione 2016 della Fondazione Istituto Liszt deriva dal desiderio di sottolineare un aspetto di Liszt spesso trascurato: egli non fu soltanto un grande compositore e un grande pianista ma fu anche un grande Maestro, che seppe indirizzare un numero impensabile di allievi nel mondo della musica, sia come interpreti, sia come compositori.
Il secondo titolo, quello che si riferisce specificamente al concerto di oggi, è stato proposto dalla pianista. Dopo aver scelto il “Valzer” come tema unificatore del suo concerto, Ilaria Tramannoni ha raccolto attorno al Maestro alcuni suoi “discendenti”, più o meno a lui legati per caratteri tecnici ed estetici: il romano Giovanni Sgambati, il polacco Carl Tausig, il russo Anton Grigorevič Rubinštejn e Moritz Rosenthal, che – quando nacque – poteva dirsi austriaco. Una matrice austriaca si rileva anche nel brano di Tausig, tratto dalle Nouvelles Soirées musicales del viennese Johann Strauss (figlio), che a sua volta si riferiva alle Soirées musicales di Schubert, una collana di valzer viennesi di grandissimo successo, rivisitata anche da Liszt. Non si deve poi dimenticare che il brano di Tausig è espressamente dedicato a Liszt. L’aspetto viennese del concerto si può dunque dire che sia “affidato in buone mani”.
L’aspetto italiano della storia appare prima di tutto in una pagina di Sgambati (che ebbe molto successo specialmente in Germania, dove la Suite cui appartiene fu edita per la prima volta) e in un brano giovanile dello stesso Liszt che interpreta in ritmo di valzer temi di due opere italianissime di Donizetti, Lucia di Lammermoor e Parisina d’Este.
L’ultimo brano trasporta l’ascoltatore in un ambiente del tutto diverso: non Vienna né l’Italia, bensì una scena fuori dal tempo tratta dalla leggenda di Faust. Qui Liszt trascrive la seconda parte di una sua composizione per orchestra, Due episodi dal Faust di Lenau, e precisamente quello della danza nel villaggio. Potrebbe essere una scena campestre, un bozzetto di vita contadina, ma nello sfondo si avverte la presenza di Mefistofele che col carico delle sue memorie mette in crisi lo spirito giocoso della danza.
(Rossana Dalmonte)
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Ilaria Tramannoni inizia giovanissima lo studio del pianoforte sotto la guida della nonna M° Vera Romagnoli; successivamente frequenta il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro nella classe del M° Maria Teresa Carunchio Nel 1995 vince la borsa di studio assegnata dalla Fondazione “G. Rossini” per la votazione più alta ottenuta all’esame di compimento medio. Nel 1998 si diploma in pianoforte con il massimo dei voti.
Dal 1993 al 2000 segue i corsi internazionali di interpretazione e perfezionamento musicale presso l’Accademia “Jacopo Napoli” a Cava de Tirreni, distinguendosi ogni anno ai concerti finali. Nel 2003 partecipa al corso di perfezionamento con il M° Oxana Yablonkaja presso l’Accademia “Ars Accademy” di Roma.
Dal 1990 svolge intensa attività concertistica da solista, con l’orchestra e in formazione cameristica in diverse città italiane tra cui: da solista a Losanna, a Roma per il Festival Musicale delle Nazioni, nella sala Baldini, nella sala delle conferenze della Banca D’Italia per l’Epta-Italy, nel cortile di San Teodoro per le “Notti Romane al Palatino”; per la stagione concertistica di Praia a Mare; ad Imola, in formazione cameristica al Teatro Comunale di Matera.
Esegue musiche di Liszt nel recital “Lectura Dantis” con Giorgio Albertazzi, musiche di Chopin al Convegno Internazionale per il secondo Centenario Leopardiano.
Partecipa a vari concorsi nazionali e internazionali ottenendo significativi premi tra cui: 1° premio assoluto alla Rassegna internazionale di Recanati; 1° premio assoluto al concorso “Laura Abet” di Meta (Na); 1° premio alla rassegna internazionale di Pescara; 1° premio in formazione cameristica alla rassegna internazionale di Pescara: 2° premio al concorso nazionale di Alberga; Premio “Jacopo Napoli” XIII Festival “Le corti dell’arte”; 1° premio al concorso Citta di Cento e premio Giuria Giornalistica; 1° premio concorso Citta di Saludecio; 1° premio assoluto al Concorso “Il pianoforte e l’orchestra” di San Gemini.
Attualmente si sta perfezionando sotto la guida del M° Carlo Mazzoli.