Domenica 4 dicembre 2022, ore 17
Istituto di Cultura Germanica, via De’ Marchi 4
TEMA: LA VARIAZIONE
Chiara Cavallari, pianoforte
PROGRAMMA
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
9 Variazioni KV 573 su un minuetto di
Jean-Pierre Duport
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
6 Variazioni in fa maggiore, Op. 34
Franz Liszt (1811-1886)
da “6 Polnische Lieder von F. Chopin”, S. 480
nr. 1 – Mädchens Wunsch
(Zyczenie – Desiderio di fanciulla)
nr. 2 – Frühling
(Wiosna – Primavera)
Gabriel Fauré (1845-1924)
Thème et variations, Op. 73
Più che un titolo il presente programma presenta un tema, la Variazione, delineato da quattro compositori nell’arco di un paio di secoli, con brani che si collocano fra Mozart e Fauré. Si tratta di un tema molto vasto, per cui, necessariamente, il presente concerto offre soltanto alcuni esempi fra loro assai diversi.
Forse si potrebbe dire altrettanto con qualsiasi altra scelta formale, ma in questo caso la differenza fra i vari brani è ancora più sensibile in quanto la “Variazione” non è una forma, come, ad esempio, la Sonata o i vari tipi di danza strumentale (Minuetto, Giga….): della variazione, infatti non si può dire di quante parti si componga, e lo stesso pezzo può perfino appartenere a diversi compositori; questa sera: Mozart su un tema di Duport, Beethoven e Fauré su tema proprio e Liszt su temi (forse) di Chopin, ma (possibilmente) su temi popolari di tradizione orale.
Leggendo il titolo del concerto e scorrendo il programma si riceve l’impressione di trovarsi di fronte a brani scelti per essere messi a confronto e infatti non c’è dubbio che i brani siano molto “diversi” fra loro, ma si deve osservare che essi presentano anche delle affinità, benché sicuramente si distinguono fra brani più allegri e brani più meditativi.
Volendo rimanere più vicini a questi ultimi, proponiamo di leggere alcune righe tratte da uno scrittore che Liszt amava in maniera particolare, Alphonse de Lamartine: “Esistono anime meditative che la solitudine e la meditazione elevano irresistibilmente verso le sfere infinite, cioè verso la religione; tutti i loro pensieri si convertono in entusiasmo e in preghiera”. Nei brani vivaci, invece, si delineano stimolanti parallelismi tra l’arte e il sogno, tra la poesia e il gioco, tra la letteratura e i processi coinvolti nel fantasticare cosciente che ci conducono alla scoperta del senso di questa musica.
C’è un altro gioco da inventare / far sorridere il mondo / non farlo piangere [Bertold Brecht].
(R.D.)
Chiara Cavallari ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di sei anni sotto la guida della Prof.ssa Luisa Grillo, presso la Scuola di Musica “J. Du Pré” di Minerbio (Bo). Da subito ha intrapreso un percorso di studi di tipo professionistico. Ha preso parte a moltissimi concorsi pianistici nazionali ed internazionali, conquistando sempre le prime posizioni e vincendo diversi primi premi e assoluti, sia come solista che in formazione duo 4 mani. Fin dall’età di 7 anni si è esibita in diversi concerti e ha tenuto recital in sale prestigiose di molte città italiane, sia come solista, sia con orchestra.
Ha effettuato numerose tournée nel corso degli anni di studio. È stata selezionata per partecipare ad alcuni concerti presso il Conservatorio di Zagabria, Glazbena Skola “Pavao Markovac”, all’interno di una rassegna riservata ai migliori allievi dello stesso conservatorio e all’età di 11 anni ha preso parte a una tournée in Kazakhstan, esibendosi presso Conservatori, Accademie e Università di quattro città kazache e suonando con l’Orchestra Nazionale di Karaganda e l’Orchestra dell’Accademia di Astana.
A 16 anni ha superato l’esame di Diploma di Vecchio Ordinamento in Pianoforte, conseguito nel conservatorio “G. Lettimi” in Rimini. Durante gli anni successivi al Diploma, si è esibita in alcuni concerti che sono stati poi trasmessi su canali televisivi.
Nel mese di maggio dell’anno 2019, in occasione della 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Chiara è stata invitata a esibirsi all’inaugurazione della mostra “Love is blind/Blind for love” dell’artista Caroline Lépinay.
Ha frequentato il corso Biennale di Pianoforte presso il Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, a Bologna; si è laureata a pieni voti, ottenendo il punteggio 110/110, e Lode con menzione. Durante il suo percorso al Conservatorio, Chiara ha preso parte ad alcune serate organizzate dal conservatorio stesso, suonando sia da solista che nel ruolo di accompagnatore al pianoforte.
Sta concludendo il corso Triennale presso l’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” con sede a Imola, sotto la guida del M° Riccardo Risaliti.