domenica 22 marzo 2015

CANTANDO CON SCHUBERT

Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi n. 30, Bologna,  ore 17

Giacomo Battarino, pianoforte

PROGRAMMA

Franz Liszt – Franz Schubert

Zwölf Lieder S558 (1837-1838)

1. Sei mir gegrüßt

2. Auf dem Wasser zu singen

3. Du bist die Ruh’

4. Erlkönig

5. Meeresstille

6. Die junge Nonne

7. Frühlingsglaube

8. Gretchen am Spinnrade

9. Ständchen von Shakespeare

10. Rastlose Liebe

11. Der Wanderer

12. Ave Maria

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I 12 brani che costituiscono il programma di questa sera sono le prime trascrizioni di Liszt da opere di Schubert. In questo caso si tratta di Lieder trasformati in brani pianistici, come successe in seguito per alcuni pezzi dai famosi cicli Die schöne Müllerin e Die Winterreise e per l’intera ultima raccolta Der Schwanengesang, ma oltre ai canti trasformati in brani pianistici, Liszt diede nuova forma a pezzi già da Schubert scritti per pianoforte (Marce, Valzer, Variazioni). Alcune di queste “rivisitazioni” sono molto aderenti all’originale, e fra queste è da ricordare la riduzione pianistica della partitura di un’intera opera, Alfonso und Estrella, altre, invece, sono da considerare pezzi “nuovi” nella forma e nel linguaggio pianistico, che soltanto utilizzano temi già composti in precedenza da Schubert.

Nel caso dei Lieder invece, il più delle volte ci si trova di fronte ad una “fedeltà apparente”. Infatti, dal momento che la melodia del canto, per il suo legame con le parole (anche se non cantate) non viene mai alterata, si può immaginare che tutto il brano sia di Schubert, attribuendo a Liszt soltanto l’abilità di aver trasferito sulla tastiera ciò che l’autore aveva affidato al cantante. In realtà questo succede talvolta come ad esempio nei primi capolavori schubertiani Erlkönig e Gretchen am Spinnrade, ma molto più spesso l’intervento di Liszt sulla parte pianistica del Lied è profondo, ed è sempre nella cifra dell’arricchimento della tessitura e dell’armonia. Il pianismo più maturo ed espressivo di Liszt non riesce a sostituire il fascino della voce umana che intona i versi di una poesia, ma può ricordarlo e farne sentire la nostalgia. L’ascoltatore che non ha nell’orecchio il brano originale pensa di stare ascoltando un Notturno nato per il pianoforte, mentre chi ricorda il Lied, ha l’impressione di riascoltarlo attraverso le dita del pianista, come in virtù di un sortilegio.

I 12 “canti” di questa sera nacquero in uno dei pochi periodi felici nella vita di Liszt, durante la prima parte del viaggio con Marie d’Agoult, e piace pensare che nascessero in riva a qualche lago o in un giardino profumato. (R.D.)

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Il pianista Giacomo Battarino è regolarmente invitato da numerose istituzioni musicali internazionali. Recentemente ha eseguito il Concerto di Mozart KV 467 con i New York Chamber Virtuosi presso la celebre Covent Garden Royal Opera House di Londra, e la Merkin Concert Hall at Kaufman Center di New York. In Italia ha suonato nei principali centri musicali: Milano (Festival MiTo 2013), Roma, Genova, Torino (Unione Musicale 2014), Bologna, Cagliari, Bari, Cremona (nel nuovissimo Auditorium Arvedi), Brescia, Mantova, Parma.

Si è esibito come solista con numerose orchestre italiane ed estere: tra le recenti collaborazioni quelle con i Mainzer Virtuosi, la Liverpool University Orchestra, la Constantinescu Symphony Orchestra, le americane Contemporary Music Ensemble, Oberlin Chamber Orchestra, Firelands Symphony Orchestra, Perrysburg Symphony Orchestra. È stato diretto da P. Bellugi, A. Gambula, I. Ionescu-Galati, G. Young, P. Highfill, J. Santos-Perez, G. Nenna, T. Shorrocks, P. Mann, I. Bukhvalov.

Fra i cantanti e le istituzioni con cui ha collaborato si ricordano: Mirella Freni, Thomas Hampson, Barbara Bonney, Luciana Serra, Elly Ameling, Edda Moser, Renato Bruson, l’International Vocal Arts Institute di New York e la Florida State University di Tallahassee, Florida.

Ha inciso per la casa discografica francese Delatour (musiche di Massimo Trotta) e per le italiane Base Record, Classic Voice, DeVega, Phoenix Classics.

Insegna Pianoforte Principale nei Conservatori “G. Verdi” di Milano e “L. Cherubini” di Firenze; è Direttore Associato del Casalmaggiore International Festival. Tiene masterclasses presso la Universität Mozarteum di Salisburgo, la Liverpool University, il Cyprus College di Nicosia e la Belarusian State Academy of Music di Minsk. In Cina ha ricevuto il titolo di Professore Onorario della Shandong University in Weihai e della Central National University a Pechino.

La critica musicale sottolinea “la bellezza del suo tocco” (La Repubblica), “una spiccata maturità d’artista, un’interpretazione poetica e luminosa” (Il Corriere della Sera), “una dirompente personalità che subito ti cattura e ti avvince” (Il Giornale).

 

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