L’archivio della Fondazione Istituto Liszt onlus conserva un cospicuo numero di documenti autografi di Liszt suddivisi in tre categorie, distinte da differenti segnature:
- la sigla I-Bil L, seguita da un numero progressivo, indica lettere autografe di Liszt complete di firma, data, luogo e destinatario;
- la sigla I-Bil li, seguita da un numero progressivo, indica lettere autografe con firma di Liszt, ma prive di altri dati identificativi;
- la sigla I-Bil M, seguita da un numero progressivo, contraddistingue i manoscritti musicali interamente di mano di Liszt e altri tipi di documenti (bozze di stampa, manoscritti di copisti) contenenti inserti autografi del compositore.
La Fondazione ha iniziato la raccolta di questi materiali dal momento della sua nascita, avendo ricevuto un primo nucleo di documenti dall’associazione Istituto Liszt fondata nel 1997.
Nel corso degli anni la Fondazione ha impiegato una parte cospicua delle sue capacità di spesa annue per raccogliere presso aste e cataloghi antiquari manoscritti di Liszt e di altri importanti personaggi della sua epoca, che rischiavano di andare dispersi in raccolte private, non disponibili alla ricerca. Molti documenti riguardano l’attività di personaggi importanti per la storia di Bologna (brani o frammenti musicali, lettere). Tutto il materiale non riguardante direttamente Liszt viene catalogato con la sigla I-Bil PC, seguita da un numero progressivo, ora giunto attorno alle 400 unità.
Un altro settore dell’archivio è riservato alle immagini di Liszt o di altri personaggi. Si tratta di ritratti originali o di riproduzioni significative, su diversi supporti, con o senza cornice, distinti da apposite sigle e numeri progressivi.
L’archivio è a disposizione degli studiosi che avranno la cortesia di annunciare la loro visita per e-mail (info@fondazioneistitutoliszt.it) e il motivo del loro interesse per particolari documenti.