Domenica 2 aprile 2023, ore 17
Fondazione Istituto Liszt, via A. Righi, 30
IM KREISE LIEBER FREUNDE
Eleonora de Prez, mezzo soprano
Mateo Servián, pianoforte
PROGRAMMA
Franz Liszt (1811-1886)
Isten veled, S. 299 (L. P. Horváth)
Fryderyk Chopin (1810-1849)
Życzenie, n. 1 – da Canti polacchi, Op. post. 74
(S. Witwicki)
Franz Liszt
Die Loreley, S. 273 (H. Heine)
Clara Wieck (1819-1896)
Lorelei, WoO 19 (H. Heine)
Robert Schumann (1810-1856)
da Liederkreis, Op. 39
Waldesgespräch, n. 3
Auf einer Burg, n. 7
Frühlingsnacht, n. 12
(J. von Eichendorff)
da Myrthen, Op. 25
Liebeslied (Widmung), n. 1
(trascrizione per pianoforte solo di Franz Liszt, S. 566)
Franz Liszt
La tombe et la rose, S. 285 (V. Hugo)
Héctor Berlioz (1803-1869)
da Les Nuits d’été, Op. 7
Le spectre de la rose, n. 2 (T. Gautier)
Franz Liszt
Blume und Duft, S. 324 (F. Hebbel)
Richard Wagner (1813-1883)
da Fünf Gedichte für eine Frauenstimme, WWV 91
Der Engel, n. 1
Träume, n. 5
(M. Wesendonck)
Franz Liszt
Comment, disaient-ils, S. 276 (V. Hugo)
Gioachino Rossini (1792-1868)
Da Soirées musicales, IGR 65
La danza, n. 8 (C. Pepoli)
Coloro che, studiando canto, si sono innamorati del Lied tedesco, o comunque dell’immenso repertorio della lirica da camera ottocentesca, quando si trovano a dover scegliere un certo numero di brani da presentare a un pubblico che conosce e apprezza questo repertorio, devono prendere in seria considerazione diversi aspetti della questione e trovare un equilibrio fra novità e rimembranze.
Nel programma di questa sera il problema è presente nello sfondo, ma è superato in maniera del tutto particolare. Forse la scelta è avvenuta diversamente, ma è possibile leggerla così: i primi due pezzi presentano Liszt e Chopin che cantano nella loro lingua materna. I brani in sé, cantati in tedesco, non sono sconosciuti (quello di Liszt è servito addirittura come base per una canzoncina dello “Zecchino d’oro”) ma presentandoli in ungherese e in polacco, si lascia al pubblico il compito di decidere quanto colore prestino alla musica i linguaggi nativi. Un altro modo di stimolare il giudizio degli ascoltatori è quello di avvicinare due musicisti (in questo caso Liszt e Clara Wiek) sulla stessa poesia di Heine, così da poter misurare con immediatezza chi dei due ha colto meglio la voce del poeta. Segue un altro interrogativo possibile: Robert Schumann, che intona di seguito tre brani da una sua più ampia raccolta, in quale dei tre si avvicina di più allo spirito e allo stile del poeta Eichendorf? Proseguendo nell’ascolto ci viene proposto un altro delizioso momento di confronto: Liszt e Berlioz intonano versi su un fiore – la rosa – e subito dopo – ancora Liszt – canta un fiore e il suo profumo. Il tono delle tre poesie e della relativa musica è diverso, ma ci si può ugualmente chiedere: quale dei tre fiori profuma di più? Wagner viene inserito fa due brani di Liszt, che senza dubbio ha il ruolo di maggior rilievo in tutto il programma. Resta solo da chiedersi se la lunga e allegra canzone di Rossini non si prenderà in fine la più calorosa porzione di applausi.
(Rossana Dalmonte)
Il duo de Prez – Servian è vincitore del Premio Nazionale delle Arti 2020 – sezione Musica Vocale da Camera, premio questo riservato agli studenti iscritti alle Istituzioni ed ai corsi accreditati dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, del primo premio assoluto e del premio Seghizzi al XIX Concorso Internazionale Augusto Seghizzi 2022, concorso che si svolge annualmente presso la città di Gorizia e del Premio FIDAPA al Concorso Internazionale Elsa Respighi 2021, concorso il cui programma è dedicato al Repertorio Vocale cameristico in Duo voce-pianoforte.
Costituitosi nel 2017, il duo si è formato presso il Conservatorio di Milano sotto la guida della Prof.ssa Daniela Uccello. Negli ultimi anni si è esibito in sedi prestigiose tra le quali il Teatro Olimpico di Vicenza, la Sala Alessi di Palazzo Marino, Palazzo Verità-Poeta di Verona, l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Brera, la Sala Puccini del Conservatorio di Milano, il Museo Bagatti-Valsecchi, l’Auditorium dell’Orchestra Sinfonica Nazionale del Paraguay, la Casa della Memoria di Milano.