18 – Franz Liszt: ritratti e passioni

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Le immagini del pannello:

Lorenzo Bartolini (1777-1850)
Maschera in gesso dal vivo di Franz Liszt, 1839

Busto all’eroica di Franz Liszt, 1838-39. Gesso, Firenze, Galleria dell’Accademia

Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867)
Ritratto di Franz Liszt dedicato a Marie d’Agoult, Roma, 1839

Ary Sheffer (1795-1858)
Ritratto di Franz Liszt, 1837

Joseph Kriehuber (1800-1876)
Ritratto di Franz Liszt in costume nazionale ungherese, Weimar, Liszt-Haus

Il giudizio che i visitatori della mostra possono farsi di Liszt osservando i suoi ritratti può essere arricchito dalla diagnosi fatta dal frenologo americano residente a Milano dott. Michel Castle che studiò il cranio di Liszt attorno al 1844 e pubblicò in francese i risultati «scientificamente esatti» della sua ricerca,
Étude phrénologique sur le caractère originel et actuel de Mr. Liszt [ … ] traduit du manuscript anglais, Milano, Tip. Radaelli, 1847. La prima parte dell’analisi identifica i caratteri innati, cioè le «disposizioni primitive predominanti» distinte nelle due “classi” dei sentimenti e delle facoltà intellettuali, come si rilevano dalle misurazioni compiute sulle diverse parti della testa. Per quanto riguarda il carattere di Liszt egli afferma che:

«nella classe dei sentimenti sono la generosità, l’affezione e l’ambizione ad avere la preminenza, mentre fra le facoltà intellettuali incontriamo facoltà percettive e soprattutto memorative di una prontezza assai considerevole, una facilità di parola ben sviluppata, la predominanza delle capacità riflessive, e le facoltà che danno origine alle ispirazioni d’immaginazione, insieme alla tendenza così difficile da definire, chiamata spirito di riuscita. Infine vi troviamo un talento musicale assai considerevole. Ora, se osserviamo che nel sig. Liszt l’energia di un temperamento tutto d’azione si combi1Ja con uno sviluppo debole delle facoltà che producono la riservatezza e la stabilità o la capacità di concentrarsi al perseguimento di un obiettivo, dovremo inferire, per ciò che riguarda i sentimenti, che esiste in lui una tendenza all’impulsività e all’imprudenza, e, per quanto riguarda le facoltà intellettuali, una tendenza a pensieri vaghi e a una noncuranza generale, o, quanto meno, una necessità per lui imperiosa di cambiare o di variare i soggetti di applicazione mentale

Su questi caratteri naturali vengono però ad agire le circostanze esteriori della vita dell’individuo, e queste possono essere tali da modificare o da potenziare le attitudini primarie. Naturalmente in un bambino i caratteri naturali sono più scoperti e l’analisi delle manifestazioni infantili di Liszt conferma quanto era stato rilevato dalle misurazioni condotte solo sulle cifre e non corredate da alcun riferimento a vicende biografiche. Ma la parte più interessante dell’analisi è quella che si riferisce all’età adulta, quando l’uomo si è completamente formato attraverso le proprie particolari esperienze e i dati iniziali assumono le caratteristiche tipiche di quella determinata personalità.

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