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Marie d’Agoult registra la data dell’arrivo suo e di Liszt a Fusina e l’imbarco per Venezia il 20 marzo 1838, ma non è altrettanto precisa nel ricordare il luogo della loro dimora in città e i loro primi incontri. Ci informa però che si recarono alla Fenice per assistere ad una rappresentazione di La Parisina di Donizetti, la sera in cui nel Ballo dopo l’opera si esibiva la danzatrice Brugnoli, ossia il 23 marzo, come si evince dalla locandina del Teatro. Hanno così occasione di ascoltare Caroline Unger nel ruolo principale e di ammirarne le eccezionali doti di cantante e attrice. Da questo momento la Unger, che fu mitica interprete delle prime della Missa Solemnis e della Nona sinfonia di Beethoven e sarà una presenza importante nelle Accademie di Liszt non solo a Venezia ma anche nelle altre città in cui si esibirono insieme (Trieste, Vienna, Firenze). Antonio Fanna è l’altro personaggio importante del soggiorno di Liszt a Venezia. Era pianista e compositore, presidente delle Sale Apollinee: probabilmente fu lui stesso a organizzare in questa splendida sede l’accademia del 27 marzo in cui si esibirono, insieme alla star Franz Liszt e a lui stesso come accompagnatore, Caroline Unger, il basso Giorgio Ronconi, e il clarinettista Antonio Salieri. Fu forse per intercessione del Fanna che fu dato a Liszt un compenso di 300 franchi che sembrava altissimo agli uffici del Teatro. Ancora a Fanna si deve l’incontro di Liszt, all’indomani della sua seconda esibizione veneziana, con due compositori d’opera celeberrimi: Giovanni Pacini e Saverio Mercadante. Mentre è a Venezia Liszt apprende la notizia dell’alluvione del Danubio a Pest e decide di recarsi da solo a Venna per poter aiutare i suoi connazionali con i proventi di un paio di concerti. A Vienna invece si fermò molto più a lungo del previsto e diede 10 concerti (anche a proprio beneficio) dal 1 aprile al 22 maggio. Lascia Marie a Venezia nella loro abitazione in uno dei Palazzi Grimani, forse quello attiguo a Palazzo Pisani Gritti, dove aveva residenza la loro amica contessa Susanna de Wetzlar, presso la quale Liszt si era più volte esibito. A Palazzo Mocenigo – dove abitò anche Byron – erano stati ospiti di Giovanni Battita Perucchini, che Liszt credeva fosse autore di La Biondina in gondoleta. Un ritratto poco noto dell’iconografia lisztiana fu eseguito da autore ignoto per interessamento di Giuseppe Camploy, che firma in calce insieme a Liszt stesso la litografia fatta da Mittag. L’ultimo concerto di Liszt prima della partenza per Vienna si tenne al Teatro San Benedetto, nel cortile di Palazzo Pesaro. Nei numerosi teatri minori si mescolavano normalmente spettacoli di prosa ed esibizioni musicali, e magari potevano essere anche presentate le meraviglie di animali ammaestrati (cani, pappagalli, ecc.). Ecco l’annuncio del concerto di Liszt al quale furono presenti i principali musicisti della città: i pianisti Luigi Sartori e Enrico Angeli, e personalità pubbliche di primo piano come il conte von Spaur, governatore del Veneto.
Lo spettacolo verrà diviso nel modo seguente:
1. Il primo atto della commedia Niente di male del rinomato autore ed attore F.A. Bon2. Grande Fantasia, composta ed eseguita dal Sig. Liszt
3. Secondo atto della commedia
4. Tirolese e Tarantella composta ed eseguita dal suddetto Sig. Liszt
5. Terzo atto della commedia
6. La Serenata e l’Orgia, Capriccio composto ed eseguito dal suddetto Sig. Liszt
7. Chiuderà il trattenimento la Farsa: Il sindaco e il coniglio