Archivio per la categoria ‘Senza categoria’

19 gennaio 2025

Tre registi per Liszt: Cukor, Ophüls, Russel

ESTASI – SONG WITHOUT END
di George Cukor

a cura e con la presentazione di Emanuela Marcante e Daniele e con la partecipazione di Ivan Cipressi. In collaborazione con Il Ruggiero

Domenica 19 gennaio, ore 17, Istituto Liszt, via Righi

Estasi – Song without end (1960) di George Cukor (e Charles Vidor)
con Dirk Bogarde e Capucine

Mercoledì 26 febbraio, ore 20,30, Istituto Liszt, via Righi

Lettera da una sconosciuta (1948) di Max Ophüls
con Joan Fontaine e Louis Jourdan

Mercoledì 12 marzo, ore 20,30, Istituto Liszt, via Righi

Lisztomania (1975) di Ken Russel
con Roger Daltrey, Sara Kestelman, Paul Nicholas, Ringo Starr

Ancora tre grandi registi per Liszt per vivere nuovi intensi momenti di narrazione e di virtuosismo cinematografico e per stigmatizzare ancora una volta il rapporto di suggestione ed evocazione che la figura e la musica di Franz Liszt suggella con grandi personalità del cinema. Gli Incontri di cinema della Fondazione Istituto Liszt, con la cura di Emanuela Marcante e Daniele Tonini che introdurranno e condurranno presentazione e discussione finale con la partecipazione di Ivan Cipressi, toccano due estremi della “trattazione ideale” e della “provocazione narrativa” della figura di Liszt inaugurando domenica 19 gennaio (per questa occasione alle ore 17 nella sede di via Righi) con il maestoso biopic/mélo di George Cukor (in partenza diretto da Charles Vidor, mancato durante la lavorazione) Estasi (Song without end) del 1960 e chiudendo mercoledì 12 marzo (alle consuete 20,30 sempre in via Righi) con un capolavoro di trasgressione anni ‘70, da rivedere e da commentare, come Lisztomania del geniale provocatore Ken Russel. Nel mezzo vi proporremo (mercoledì 26 febbraio alle 20,30) un film perfetto e travolgente nella storia e nei sentimenti come Lettera da una sconosciuta di Max Ophüls (il grande e visionario regista che abbiamo incontrato negli Incontri di cinema dell’anno scorso con la sua Lola Montes): una storia che viene dall’intenso racconto di Stefan Zweig (grande amante di musica e appassionato collezionista di cimeli e autografi di grandi musicisti) e che intreccia la storia dell’amore e dei destini tormentati di un musicista e della giovane Lisa (che non può non innamorarsi ascoltando un brano di Liszt Un soupir suonato al pianoforte dall’affascinante vicino di casa). Ancora Liszt, ancora un brano indimenticabile, motore della storia e del destino tra tormento ed estasi.

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Presentazione della raccolta poetica
di Mauro Roversi Monaco
ARDUA RICOGNIZIONE

Domenica 10 marzo 2024, ore 16 
Fondazione Istituto Liszt
via Righi 30, Bologna

Bohumil presenta

Mauro Roversi Monaco
ARDUA RICOGNIZIONE
Bohumil Edizioni, 2023

Dialoga con l’autore il poeta PAOLO VALESIO


Seguirà alle 17 il concerto

CANTI POLACCHI
PRIMAVERA E GUERRA: DUE DESTINI

Barbara Vignudelli
, soprano
Muriel Grifò, pianoforte

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Domenica 12 maggio 2024

BEETHOVEN… E DOPO…

Domenica 12 maggio 2024, ore 17
Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi 30, Bologna

Guido Pianigiani, violoncello
Leonardo Ruggiero, pianoforte

PROGRAMMA

Ludwig van Beethoven
(1770-1827) 
Sonata per violoncello e pianoforte n. 3 in la maggiore, op. 69

Allegro ma non tanto
Scherzo. Allegro molto (la minore)
Adagio cantabile (mi maggiore) – Allegro vivace

Franz Liszt
(1811-1886)
Romance Oublièe S. 132
Trascrizione per violoncello e pianoforte
Andante malinconico

 

La lugubre gondola S. 134
Seconda versione – Trascrizione per violoncello e pianoforte

  Die Zelle in Nonnenwerth, S 382
Trascrizione per violino o violoncello e pianoforte

Robert Schumann
(1810-1856)

Fantasiestücke op. 73

Zart und mit Ausdruck (la minore)
Lebhaft, leicht (la maggiore – fa maggiore – la maggiore)
Rasch, mit Feuer (la maggiore – la minore – la maggiore)

Ferruccio Busoni
(1866-1924)
Kultaselle
Dieci variazioni su un canto popolare finnico per violoncello e pianoforte

Il concerto si apre con la Terza Sonata per violoncello e pianoforte op. 69 di L.v. Beethoven, un vero e proprio monumento a questa formazione cameristica. Scritta tra il 1807 ed il 1808 e contemporanea della Quinta e della Sesta sinfonia, sfrutta al meglio tutte le potenzialità liriche ed espressive dei due strumenti, con sonorità morbide e luminose bilanciate da momenti di carattere “eroico”, tipico della produzione centrale del compositore tedesco. Si prosegue poi con tre composizioni affascinanti e suggestive dalla tarda produzione lisztiana, realizzate tra il 1880 ed il 1882 negli ultimi anni di vita del compositore ungherese: dal lirismo misterioso e nostalgico della Romance Oublièe, alle visionarie Lugubre gondola e Die Zelle in Nonnenwerth. Seguono i Fantasiestücke op. 73 di Robert Schumann, tre movimenti legati da richiami tematici che tracciano un percorso unitario che accelera progressivamente il tempo e accresce la tensione. Dal lirismo nostalgico iniziale si passa così alla maggiore agitazione della sezione centrale, e poi allo slancio conclusivo, anche se temperato da momenti più intimistici. Chiude il concerto Kultaselle («alla persona amata» in finnico), un tema e variazioni di Ferruccio Busoni su un canto popolare finlandese dal carattere malinconico e lirico, con suggestive atmosfere esotiche, dal finale appassionato e travolgente.

Guido Pianigiani inizia gli studi di violoncello all’età di 10 anni nel principato di Monaco presso l’Académie de musique “Prince Rainier III” sotto la guida del M. Frédéric Audibert. Durante il percorso di studi monegasco riceve annualmente premi e riconoscimenti al merito dal comune di Monaco. Termina il “terzo ciclo” di studi nel 2017, anno in cui viene ammesso al conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova, dove continua gli studi con i M. Paolo Ognissanti e Filippo Burchietti. Conclude gli studi del triennio presso il conservatorio “Cherubini” di Firenze con il M. Lucio Labella Danzi, ottenendo i diploma accademico di primo livello con il massimo dei voti e con lode. Attualmente prosegue il percorso di studi presso il conservatorio fiorentino al fine di ottenere il diploma accademico di secondo livello sotto la guida del M. Vittorio Ceccanti. Suona con l’orchestra dell’Académie a Monaco e in Francia. Viene scelto tra alcuni allievi del Conservatorio monegasco per suonare in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica di Montecarlo in diverse produzioni operistiche e sinfoniche. Partecipa in seguito a produzioni sinfoniche presso il cantiere d’arte di Montepulciano, oltre che a Trapani con l’orchestra del “Luglio Musicale Trapanese” e a Sanremo, con l’omonima orchestra sinfonica. A Firenze fa stabilmente parte delle orchestre “Toscana classica” e “Orchestra da camera fiorentina”. Partecipa come solista alle attività del “Florence cello ensemble”, con cui nel 2021 prende parte alla prestigiosa stagione cameristica dell’Accademia Filarmonica di Bologna eseguendo opere del compositore Adriano Guarnieri in prima esecuzione assoluta.

Leonardo Ruggiero studia al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze con Giovanna Prestia e Giampaolo Nuti, conseguendo il diploma accademico di II livello con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Attualmente amplia la sua formazione frequentando il biennio di Musica da Camera con la professoressa Daniela De Santis. Segue masterclass con musicisti di fama internazionale, ed ottiene premi e riconoscimenti in numerosi concorsi pianistici nazionali. Dal 2018 realizza, in collaborazione con il Comune di San Casciano in Val di Pesa, una stagione a cadenza annuale di lezioni-concerto per la divulgazione musicale. Nel 2021 vince la borsa di studio “Erik Torricelli”. Nell’ a.a. 2021/2022 viene ammesso come studente Erasmus alla Hochschule für Musik und Theater “Felix Mendelssohn Bartoldy” di Lipsia nella classe del prof. Alexander Meinel. Da dicembre 2022 suona in duo con il violoncellista Guido Pianigiani. Nel 2023 viene selezionato per il progetto “Attraverso I Suoni”, che lo vedrà esibirsi numerose volte in ambito regionale e nazionale, ottiene il primo premio assoluto al Concorso “Riviera della Versilia 2023” e si classifica terzo al Premio “Riccardo Cerocchi” dedicato alla musica contemporanea. A novembre 2023 ha suonato il Concerto per pianoforte ed orchestra n. 2 op. 18 di Sergej Rachmaninov con l’orchestra Cupiditas.

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Franz Liszt, Jeanne D’Arc au bucher

per contralto, pianoforte e organo

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Franz Liszt, Tu es petrus!
Franz Liszt, Dominus conservet eum
Edited by Ezio Spinoccia

Liszt’s sacred/liturgical work has unfailingly been overshadowed by his piano and orchestral output. But the image of a musician oriented almost totally towards instrumental music does not take into account the spiritual path that accompanied him throughout his whole life. This edition focuses on two works: Tu es petrus! and Dominus conservet eum, composed in 1880 and published in Rome, the following year, by Manganelli. Both works appear in a manuscript purchased by the Fondazione Istituto Liszt from the antiquarian Kotte in October 2008. Philippe Wolfrum, editor of the  Grossherzog Carl Alexander Ausgabe der Musikalischen Werke Franz Liszt, claims to have based his 1936 edition on that of Manganelli, believing that the original had been lost. This opinion was shared by Leslie Howard and Michael Short who, in the Catalogue of Liszt’s works (Rugginenti 2004) place a crux desperationis in the space reserved for the indication of the autograph.

The present study shows that the Tu es petrus!, despite being a Stichvorlage, can be considered almost completely an autograph due to the very numerous additions and variations inserted by Liszt, and that the Dominus conservet eum is an autograph in the strict sense because it is written entirely by the composer on the verso of the second folio, originally destined to remain empty, and signed at the bottom by Liszt himself.

 

Franz Liszt, Tu es petrus!
Franz Liszt, Dominus conservet eum

Edited by Ezio Spinoccia,
Rarità lisztiane / Liszt Rareties, vol. 6, Lim, Lucca, 2020

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18 ottobre 2020
Fra leggenda e realtà

Domenica 18 ottobre 2020, ore 17
R. Accademia Filarmonica
via Guerrazzi 13, Bologna

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria

 

Barbara Vignudelli, soprano
Muriel Grifò, pianoforte

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Bozza automatica

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Bianca Maria Antolini, Giovanni Sgambati’s unpublished autographs

The Liszt Institute Foundation recently purchased a batch of letters, cards, and postcards by Giovanni Sgambati (Rome, 1841-1914), Liszt’s most important Italian students. Sgambati was very active as a pianist, conductor, teacher, composer, and concert organizer; these documents attest to his contacts with fellow musicians, students, and music lovers. Their transcription and annotation provide an opportunity to reconstruct the lives of some significant figures, such as Count Pio Resse and the Florence music environment revolving around the Istituto Musicale; Sofia Buonamici, daughter of the noted Florentine pianist, Giuseppe; another major pianist, Ernesto Consolo, one of Sgambati’s best students, to whom his former teacher asked for information about concerts and sent his own compositions with valuable performance notes; such younger pianists as Aldo Solito de Solis (who committed himself to perform Sgambati’s music in concert, especially his G-Minor Piano Concerto) and George Boskoff; the Polish diplomat, Karl Zaluski, a friend of Liszt’s from 1860 and then of Sgambati’s, who was also a pianist, composer, writer, translator, and music writer. Comparison with Sgambati’s correspondence in the Sgambati foundation at the Casanatense Library, Rome, provided useful feedback to the information commented here.

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Bianca Maria Antolini, Giovanni Sgambati’s unpublished autographs

Bianca Maria Antolini, Giovanni Sgambati’s unpublished autographs

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János Fancsali, Liszt’s Transylvanian students: Elza Bogáthy

Elza Bogáthy was associated with Liszt’s circle in Rome probably between 1868 and 1870. Two unpublished letters attest to their contact. There are no extant documents related to her life prior to this period, and also information about her family is very scarce. As a pianist she appeared as a soloist and as an accompanist in several concerts and other performances before 1877. For the most part, she played music by Liszt and Chopin. Fancsali’s article is based on reviews of her concerts in Kassa, Székesfehérvár, Vienna, Kőszeg, Kolozsvár, Pest, Nagyszeben, and Nagyenyed.

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