The article is a detailed account of the thoughts of the author during the study of the piece. The first step was to compare Verdi’s and Liszt’s text in order to check their structural differences; then the analysis tried to identify the impact of the single difference on the general meaning of each episode – chosen by Liszt for his paraphrase – in itself and in comparison with the whole opera. The author pays particular attention to the sequence of the episodes and to Liszt’s apparently groundless expansions of the Verdi’s themes. Decisions for performance regarding tempo, dynamics, phrasing and touch derive from this comparison, enriched thanks to the information given by the lyrics of the libretto.
Many other suggestions arise from observations regarding several aspects of Liszt’s Réminiscences de Boccanegra compared with the whole repertory of the réminiscences especially those of Liszt, but also those of other composers. As a conclusion of his analysis the performer has to find out the sound properties able to underline Liszt’s design for the personality of Boccanegra partially different from that emerging from Verdi’s opera.
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This essay explores Liszt’s late style in order to reconstruct the context in which the composer transcribed Verdi’s Réminiscences de Boccanegra. According to Straus, the common aesthetic theory on the late style does not fully grasp the characteristic features of a composer’s final output; this point of view is compared with Liszt’s idea about the stylistic development of a composer. By focusing on the last six years of Liszt’s life and works for piano solo, some distinguishing features are exemplified by means of two works: Tarantella de Cui and the symphonic poem Von der Wiege bis zum Grabe. Close reading of these works reveals the two complementary faces of Liszt’s late style – anachronistic and prophetic. This double nature allows us to identify Liszt’s late works as an expression of Spätstil, without excluding the indomitable will, in the composer’s autumn season, to impact on his own time.
INTRODUZIONE
La collaborazione dell’Istituto Liszt con il Gruppo di Analisi e Teoria della Musica (GATM) si basa su una lunga tradizione di comuni interessi, ma solo da un paio d’anni ha preso forma concreta nell’organizzazione di seminari annuali durante i quali vengono dibattuti temi di grande interesse per entrambe le istituzioni.
Secondo incontro Istituto Liszt – GATM sui problemi dei rapporti fra l’analisi e l’esecuzione musicale. Bologna, 14 aprile 2013.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata alla discussione teorica e precisamente al ruolo che può avere l’analisi di un brano nel momento in cui un esecutore si dedica al suo studio. Mario Baroni ha presentato una sua dettagliata riflessione sull’argomento. Indi si è passati dall’enunciazione teorica alla sua applicazione pratica su un brano specifico: le Réminiscences de Boccanegra di Franz Liszt. Mariateresa Storino ha introdotto l’argomento inquadrando il brano nel contesto del tardo stile lisztiano; Riccardo Risaliti ha illustrato il lavoro analitico (parzialmente) responsabile delle sue scelte esecutive, ed ha immediatamente proposto il risultato al pubblico presente. Nel seguito dell’incontro Antonio Rostagno, Rossana Dalmonte ed Egidio Pozzi hanno presentato ciascuno un’analisi del brano lisztiano colto a diversi livelli e nei suoi molteplici aspetti. Poiché si trattava in tutti i casi di interventi di prima mano, si è ritenuto opportuno raccoglierli in questo numero dei Quaderni dell’Istituto Liszt per arricchire la bibliografia su un argomento poco visitato, ma di grande interesse sia per gli studiosi di analisi, sia per gli esecutori.
Pur trattandosi della pubblicazione degli Atti del seminario, per non venire meno alla prassi della peer review, i testi sono stati sottoposti a revisione incrociata di tutti i relatori.
Rossana Dalmonte
Franz Liszt, Angelus! (1877-1882). 5 versions for keyboard – 2 versions for string. Edited by Leslie Howard. Critical edition and sources.
Rugginenti, Milan 2015
The definitive keyboard version of Angelus! , the first piece of Années de pèlerinage – Troisième année, was preceded (between 1877 and 1882) by at least five earlier versions, and we publish them here, for the first time, as critical editions from the original manuscripts. We incude a version for string quartet (1880), and a second version (1882) dedicated to Ettore Pinelli. A version with some minor editorial additions and the inclusion of a double bass part was published postumous in 1887. We hope that this new „assortment” will help musicians (and especially pianists) to appreciate the worth of the single musical ideas, as they are repeated or elaborated in the different contexts presented here.
Luigi Verdi
Franz Liszt e la sua musica nel cinema
Oltre che per la musica, Liszt è stato famoso per la sua vita romantica, ricca di colpi di scena e di avventure: tutto ciò ha contribuito a che divenisse protagonista anche nel cosiddetto gossip. Già in vita lo accompagnò una ricca iconografia, talvolta a carattere satirico, ed è comprensibile che un tale personaggio sia stato oggetto di tanta attenzione da parte del cinema, anticipando in un certo senso alcuni aspetti dello star system; per la varietà di situazioni che caratterizzarono la sua vita, è stato infatti uno dei musicisti più rappresentati sul grande schermo. La sua personalità ha ispirato il cinema soprattutto dagli anni Trenta del Novecento, con l’avvento del sonoro: da allora sono stati una decina i film dedicati alla sua vita, cui se ne aggiungono circa altri quaranta in cui Liszt è apparso come personaggio secondario, oppure ‘spalla’ in film dedicati alla vita di altri compositori.
I film che hanno utilizzato musica di Liszt nella colonna sonora sono almeno trecento; tutti questi documenti ci permettono di avere un quadro molto interessante sulla ricezione dell’opera di Liszt presso il grande pubblico. Se l’uso della musica di Liszt nel cinema non è molto diverso da quello di altri compositori ‘classici’, tuttavia la sua è estremamente cinematografica, prestandosi in maniera esemplare a traslazioni simboliche che vanno molto di là di un semplice uso decorativo o descrittivo, divenendo spesso parte integrante della narrazione, in forma diretta o indiretta, esplicita o allusiva. La figura e la musica di Franz Liszt forniscono in definitiva l’occasione per sviluppare una trattazione più generale sul film biografico musicale e sull’uso della musica classica non solo nel cinema ma anche nella televisione e nei cartoni animati.
OTTOBRE 1838
La storia dei rapporti fra Franz Liszt e Bologna (intesa sia come città sia, soprattutto, come ambiente culturale) ha radici profonde e si dirama in numerose vicende, anche se di fatto Liszt visitò Bologna soltanto in due occasioni e per pochi giorni nell’ottobre e nel dicembre 1838.
La decisione di inserire Bologna nel numero delle città italiane da visitare, non per ragioni concertistiche, ma come tappa del “viaggio in Italia” con la sua compagna, la contessa Marie d’Agoult, è presa a Milano nel febbraio 1838:
Forse andrò a fargli una visita questa estate a Bologna, dove egli [Rossini] tornerà all’inizio di aprile e si fermerà per tutta l’estate. Quanto a me, partirò per Venezia a metà marzo. Di là a Bologna, Firenze, Genova… [Lettera al violinista belga Lambert Massart].
Ma avvenimenti importanti si frapposero al primitivo piano così che Liszt arrivò a Bologna soltanto agli inizi di ottobre.
La Fondazione Istituto Liszt onlus di Bologna
bandisce un concorso
per l’attribuzione di due borse di studio
per l’iscrizione al Master di I° Livello
in Analisi e Teoria Musicale organizzato per a.a. 2014-2015 dall’Università della Calabria.
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BANDO PER BORSE DI STUDIO
FINALIZZATE ALL’ISCRIZIONE AL
MASTER DI I° LIVELLO IN ANALISI E TEORIA MUSICALE
La Fondazione Istituto Liszt onlus di Bologna bandisce un concorso per l’attribuzione di due borse di studio da utilizzare per l’iscrizione al Master di I° Livello in Analisi e Teoria Musicale organizzato per a.a. 2014-2015 dall’Università della Calabria. Il concorso è rivolto a studiosi di problemi di analisi e teoria musicali interessati a forme musicali del periodo romantico e in particolare all’opera di Franz Liszt, che abbiano una laurea universitaria (vecchio ordinamento o triennale), o un diploma di Conservatorio (vecchio o nuovo ordinamento) o siano in possesso di un titolo equipollente ottenuto in Italia o all’estero.
Per la preparazione di una graduatoria di merito verranno valutati i titoli accademici e di servizio, unitamente alle pubblicazioni di carattere musicologico. I candidati dovranno quindi presentare:
1) dichiarazione sostitutiva di certificazione contenente: a) titolo, argomento e votazione della tesi per il conseguimento del titolo accademico (laurea e/o diploma); b) elenco degli eventuali corsi di perfezionamento frequentati dopo il conseguimento del titolo accademico; c) elenco degli eventuali titoli di servizio, come docenza a tempo determinato o a progetto presso istituzioni pubbliche o private con indicazione delle mansioni svolte
2) un elenco firmato delle pubblicazioni a carattere musicologico
3) copia delle principali pubblicazioni, eventualmente in formato PDF su supporto digitale (CD)
Le domande e la documentazione richiesta dovranno pervenire con raccomandata alla Segreteria dell’Istituto Liszt, Via A. Righi, 30, 40126 Bologna e dovranno essere corredate da copia del documento d’identità del candidato. È possibile inviare la domanda e la documentazione anche via email all’indirizzo: info@fondazioneistitutoliszt.it
Nel caso di invio delle pubblicazioni in formato digitale la Fondazione Istituto Liszt si riserva di chiedere successivamente le fotocopie dei titoli e delle pubblicazioni necessari alla valutazione.
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 5 Ottobre 2014. L’esito sarà comunicato entro il 10 Ottobre per consentire ai candidati prescelti l’iscrizione al Master entro i tempi stabiliti.
Ciascuna delle due borse di studio consiste in €. 750, pari alla metà della quota richiesta per l’iscrizione al Master. Le somme verranno versate come prima rata a nome dei candidati prescelti direttamente alla Segreteria del Master presso l’Università della Calabria.