Archivio per la categoria ‘STAGIONI MUSICALI’

Domenica 21 gennaio 2024

IL “CASO” DI STEFANO GOBATTI,
COMPOSITORE DI TEATRO

Il destino singolare e drammatico di un musicista nell’Italia della seconda metà dell’Ottocento, nella Bologna che voleva essere all’avanguardia

Domenica 21 gennaio 2024, ore 17
Museo di San Colombano
Via Parigi 5, Bologna

Uno spettacolo de Il Ruggiero

Narrazioni originali di Emanuela Marcante

Ricerche storiche di Emanuela Marcante Daniele Tonini, Luigi Verdi, Tommaso Zaghini

Ideazione, regia, apparato visivo e ricerca iconografica, video e musiche a cura di Emanuela Marcante e Daniele Tonini

Musiche dalle opere e dalle romanze da camera di Stefano Gobatti con evocazioni musicali da Giuseppe Verdi e Richard Wagner

Daniele Tonini, voce recitante, canto, flauto
Emanuela Marcante, voce recitante, pianoforte

1873: al Teatro Comunale di Bologna va in scena la première dell’opera lirica I Goti di Stefano Gobatti, giovane musicista di buoni maestri musicali, proveniente da Bergantino, piccolo paese del Polesine. È un successo senza precedenti che diventa un caso ‘nazionale’, travolgendo la vita musicale di Bologna, città animata da slanci appassionati verso la musica ‘dell’avvenire’, con un teatro che voleva farsi portavoce delle tendenze artistiche più moderne in anni di grandi trasformazioni politiche e sociali.

È una storia intensa ed emblematica quella di Stefano Gobatti (Bergantino, 1852 – Bologna, 1913), musicista oggi quasi dimenticato, protagonista di uno dei più clamorosi casi di successo, esaltazione e successivo inarrestabile oblìo della storia della musica. La sua vicenda si svolge tra gli ampi scenari delineati da avvenimenti cruciali per la storia di Bologna e dell’Italia, còlta nel momento in cui la nazione – ormai con Roma capitale – si muoveva verso nuovi ideali di modernità.

Stefano Gobatti si muove in un contesto di cui diviene per un momento protagonista importante, in un ambiente musicale ricco e vivace, tra lotte artistiche e commerciali di editori e teatri ma anche tra contrasti politici cittadini e nazionali: uno scenario in cui la sua storia personale diviene anche rappresentativa di un dramma morale tragico, da personaggio di un romanzo di Balzac.

Nello spettacolo Il caso di Stefano Gobatti, compositore di teatro, le sue opere – I Goti, Luce, Cordelia, Massias – e le sue romanze da camera risuonano come testimoni di un mondo musicale sensibile e personale che s’inquadra perfettamente nel contesto di quegli anni… accompagnate da letture, narrazioni, immagini, le idee musicali di Gobatti si manifestano come tasselli di un ampio quadro di rimandi in cui la musica racconta la storia di un’epoca. E in cui Stefano Gobatti, sventurato e romanzesco protagonista, è posto all’attenzione del pubblico nella sua semplice ‘purezza’ e nelle sue idealità umane e artistiche.


Durante lo spettacolo verranno eseguiti i seguenti brani di Stefano Gobatti:

Perché piangi, Romanza op.50, alla Celebre Artista di Canto Signora Erminia Borghi-Mamo, parole di Corrado Pavesi Negri

Ballatella campestre op.52, Tutta ed intera la veridica istoria di “Sor Giuseppe poverino”, parole di G. Rosselmini e G. Barbanti (Poggiopiano, Pisa, ottobre 1891).

In musica (Musica odiosa) op.51, all’Illustre Maestro Cav. Giuseppe Martucci, parole di Lorenzo Stecchetti [Olindo Guerrini]

Autunno, op.100, Romanza per Canto e Pianoforte, parole di Olindo Guerrini [dalla raccolta Postuma]

Per lei scampo più in terra non v’ha… La gente romana prostrata ed inulta, da I Goti, scena e aria di Lausco, atto II

Vorrei morir!.., Melodia, op. 53

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Emanuela Marcante ha condotto studi filosofici, musicali, artistici e teatrali, ha lavorato come musicista, ideatrice e scrittrice di spettacoli e regista in Italia, Europa e in America. Si occupa di nuove scritture di testi e di creazione di produzioni multimediali. È stata docente e responsabile di progetti in ambito vocale e teatrale e di analisi cinematografica presso università e istituzioni americane, dalla University of British Columbia di Vancouver (Canada) alla UCLA di Los Angeles e all’Istituto Superior de Arte e Università de l’Avana e presso ICAIC (Cuba).

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Daniele Tonini ha studiato flauto traverso e strumenti storici e quindi canto e interpretazione teatrale con  Claudio Desderi e Carlo Bergonzi, prendendo parte a numerose produzioni operistiche e concertistiche in Italia, Europa e Nord America con repertori dal Seicento al contemporaneo e con un parallelo lavoro di pubblicazione musicologica.  Laureato in Conservazione dei Beni Culturali è attivo in ambito fotografico e artistico con l’insegnamento di Guido Guidi,  si occupa – in parallelo al lavoro visivo per Il Ruggiero e per mostre e performance per varie istituzioni – di ricerca iconografica e iconologica, fotografica e storico-artistica con pubblicazioni legate a diversi percorsi artistici.

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Domenica 18 febbraio 2024

MELODIE IN TRASCRIZIONE

Domenica 18 febbraio 2024, ore 17
Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi 30, Bologna

Ubaldo Rosso, flauto
Andrea Vigna Taglianti, pianoforte

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Mercoledì 21 febbraio 2024

TRE FILM E TRE REGISTI PER LISZT:
Sirk, Ophüls, Chabrol
SECONDO AMORE – ALL THAT HEAVEN ALLOWS (1955)
DI DOUGLAS SIRK

Una rassegna di incontri cinematografici a cura di
Emanuela Marcante, Daniele Tonini e Ivan Cipressi

Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi 30, Bologna

Primo incontro

Mercoledì 21 febbraio 2024, ore 20,30

Secondo amore – All that heaven allows (1955)
di Douglas Sirk con Jane Wyman e Rock Hudson

Secondo incontro

Mercoledì 13 marzo 2024, ore 20,30

Lola Montès (1955)
di Max Ophüls con Martine Carol, Peter Ustinov e Will Quedflieg

Terzo incontro

Mercoledì 17 aprile 2024, ore 20,30

Grazie per la cioccolata – Merci pour le chocolat (2000)
di Claude Chabrol con Isabelle Huppert e Jacques Dutronc

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Domenica 10 marzo 2024

CANTI POLACCHI
PRIMAVERA E GUERRA: DUE DESTINI

Domenica 10 marzo 2024, ore 17
Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi 30, Bologna

Barbara Vignudelli, soprano
Muriel Grifò, pianoforte

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Mercoledì 13 marzo 2024

TRE FILM E TRE REGISTI PER LISZT
LOLA MONTÈS(1955)
DI MAX OPHÜLS

Una rassegna a cura di Emanuela Marcante,
Daniele Tonini e Ivan Cipressi

Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi 30, Bologna

Primo incontro

Mercoledì 21 febbraio 2024, ore 20,30

Secondo amore – All that heaven allows (1955)
di Douglas Sirk con Jane Wyman e Rock Hudson

Secondo incontro

Mercoledì 13 marzo 2024, ore 20,30

Lola Montès (1955)
di Max Ophüls con Martine Carol, Peter Ustinov e Will Quedflieg

Terzo incontro

Mercoledì 17 aprile 2024, ore 20,30

Grazie per la cioccolata – Merci pour le chocolat (2000)
di Claude Chabrol con Isabelle Huppert e Jacques Dutronc

Dopo l’incontro con il capolavoro di Douglas Sirk Secondo amore (1955) vi proponiamo un nuovo e ineludibile capolavoro della storia del cinema, imperniato su Lola Montès, figura travolgente di passionale artista e avventuriera dell’Ottocento, narrata con lo sguardo imprevedibile, personale, simbolico, di straordinaria creatività visiva di un gigante del cinema come Max OphülsLa storia d’amore e di rispecchiamento di vita d’artista di Lola con Franz Liszt (che si muove attorno al 1844) apre il film come un manifesto: tutta l’opera, nella sua narrazione surreale e simbolica ma anche fortemente legata alla storia della protagonista, è una grande, colorata, orgogliosa e dolente riflessione sulla libertà dell’artista, sulle sue scelte “senza rete” (e questo riferimento è ben più di una metafora) e sul prezzo da pagare. Ed è Liszt, nella sua funzione di iniziale “catalizzatore” delle scelte di libertà – e di libertà d’amare –  di Lola, a impersonificare la determinazione consapevole e il “dover essere” di libertà dell’artista, sia della protagonista, ma anche del regista, di Max Ophüls, che in questa sua opera estrema pagò un alto prezzo per la sua “libertà d’autore”. (Emanuela Marcante)

Tre grandi film per dialogare nel profondo con Liszt : All that heaven allows di Douglas Sirk e Lola Montes di Max Ophüls (entrambi del 1955) sono opere straordinariamente significative per i loro autori/icone della storia del cinema,  girate in Cinemascope tra immagini, simboli, musiche e colori come Leitmotive… Sirk e Ophüls sono due grandi registi che evocano Liszt come dato di riferimento di cultura e costume (e psicoanalisi) in film fortemente in dialogo con il loro tempo,  scegliendo il musicista ungherese come “evocazione psicologica” attraverso il tema della Consolazione n.3 in Re bemolle maggiore da parte di Sirk  o mettendolo in scena come personaggio ugualmente reale e simbolico nel film “francese” di Ophüls (interpretato da Willi Quadflieg, attore profondamente tedesco per storia e tradizione culturale).
Sono film/emblemi della grandezza dello specifico cinematografico e psicologico e del messaggio umano ed artistico dei due registi in cui la musica di Liszt e il personaggio/simbolo Liszt  sono evocazione del “desiderio d’amore” e di libertà fuori dagli schemi sociali e della sfida/dramma/scelta che questo comporta.
Il terzo film Grazie per la cioccolata di Claude Chabrol (2000), con una ipnotica Isabelle Huppert a tessere la ragnatela degli eventi e del loro precipitare, risuona di Funérailles di Liszt, sia nelle mani del grande pianista André che in quelle della giovane Jeanne e nello svelarsi man mano di una storia di relazioni, di desideri e segni che cresce in tensione con sfumature hitchcockiane, fino allo scioglimento finale. Con Liszt a ipnotizzarci nell’intenso momento centrale della lezione di pianoforte di André a Jeanne e nell’evocazione di Claudio Arrau.

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Domenica 7 aprile 2024

LISZT, VOYAGE EN ITALIE

Domenica 7 aprile 2024, ore 17
Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi 30, Bologna

Antonella Romanazzi, soprano
Marco Cadario, pianoforte

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Mercoledì 17 aprile 2024

TRE FILM E TRE REGISTI PER LISZT
GRAZIE PER LA CIOCCOLATA – MERCI POUR LE CHOCOLAT (2000) DI CLAUDE CHABROL

Una rassegna a cura di Emanuela Marcante,
Daniele Tonini e Ivan Cipressi

Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi 30, Bologna

Primo incontro

Mercoledì 21 febbraio 2024, ore 20,30

Secondo amore – All that heaven allows (1955)

di Douglas Sirk con Jane Wyman e Rock Hudson

Secondo incontro

Mercoledì 13 marzo 2024, ore 20,30

Lola Montès (1955)

di Max Ophüls con Martine Carol e Will Quedflieg

Terzo incontro

Mercoledì 17 aprile 2024, ore 20,30

Grazie per la cioccolata – Merci pour le chocolat (2000)

di Claude Chabrol con Isabelle Huppert e Jacques Dutronc

Tre grandi film per dialogare nel profondo con Liszt : All that heaven allows di Douglas Sirk e Lola Montes di Max Ophüls (entrambi del 1955) sono opere straordinariamente significative per i loro autori/icone della storia del cinema,  girate in Cinemascope tra immagini, simboli, musiche e colori come Leitmotive… Sirk e Ophüls sono due grandi registi che evocano Liszt come dato di riferimento di cultura e costume (e psicoanalisi) in film fortemente in dialogo con il loro tempo,  scegliendo il musicista ungherese come “evocazione psicologica” attraverso il tema della Consolazione n.3 in Re bemolle maggiore da parte di Sirk  o mettendolo in scena come personaggio ugualmente reale e simbolico nel film “francese” di Ophüls (interpretato da Willi Quadflieg, attore profondamente tedesco per storia e tradizione culturale).

Sono film/emblemi della grandezza dello specifico cinematografico e psicologico e del messaggio umano ed artistico dei due registi in cui la musica di Liszt e il personaggio/simbolo Liszt  sono evocazione del “desiderio d’amore” e di libertà fuori dagli schemi sociali e della sfida/dramma/scelta che questo comporta.

Il terzo filmGrazie per la cioccolata di Claude Chabrol (2000), con una ipnotica Isabelle Huppert a tessere la ragnatela degli eventi e del loro precipitare, risuona di Funérailles di Liszt, sia nelle mani del grande pianista André che in quelle della giovane Jeanne e nello svelarsi man mano di una storia di relazioni, di desideri e segni che cresce in tensione con sfumature hitchcockiane, fino allo scioglimento finale. Con Liszt a ipnotizzarci nell’intenso momento centrale della lezione di pianoforte di André a Jeanne e nell’evocazione di Claudio Arrau.

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Domenica 12 maggio 2024

BEETHOVEN… E DOPO…

Domenica 12 maggio 2024, ore 17
Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi 30, Bologna

Guido Pianigiani, violoncello
Leonardo Ruggiero, pianoforte

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Sabato 4|Domenica 5 settembre 2021

Romanze ritrovate

Sabato 4 settembre 2021, h 17

Domenica 5 settembre 2021, h 17
Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna
Piazza Rossini 2, Bologna

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti

Romanze ritrovate

Barbara Vignudelli, soprano

Stefano Malferrari, pianoforte

Introduzione di Annarosa Vannoni

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Domenica 24 ottobre 2021

Respighi Suite

Domenica 24 ottobre 2021 (h 17.30; h 21)
Teatro del Baraccano, via del Baraccano 2, Bologna
Co-produzione con il Respighi Project
Respighi Suite
Orchestra del Baraccano
Giambattista Giocoli, direttore

Ingresso a pagamento (biglietto € 15, ridotto € 10)

Per informazioni e prenotazioni: BIGLIETTERIA TEATRO DEL BARACCANO

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