Domenica 21 ottobre 2012, ore 17
Sala Mozart, R. Accademia Filarmonica
via Guerrazzi 13
Concerto inaugurale della mostra
Bologna e la musica al tempo di Franz Liszt
DEDICHE: LE AMICHE DI FRANZ LISZT
Anna Ivanova, pianoforte
Domenica 21 ottobre 2012, ore 17
Sala Mozart, R. Accademia Filarmonica
via Guerrazzi 13
Concerto inaugurale della mostra
Bologna e la musica al tempo di Franz Liszt
DEDICHE: LE AMICHE DI FRANZ LISZT
Anna Ivanova, pianoforte
Istituto Liszt
via Augusto Righi, 30, ore 17
Elena Letnanova, pianoforte
In collaborazione con il IV Maskfest
Domenica 21 aprile 2013, ore 16.30
Fondazione Istituto Liszt onlus
Via A. Righi n. 30, Bologna
In collaborazione con
Palazzetto Bru Zane di Venezia
nell’ambito del progetto Alkan
SONATE, QUE ME VEUX TU?
Costantino Mastroprimiano, pianoforte
Introduzione di Emanuela Marcante
Domenica 3 febbraio 2013
Istituto Liszt
via Augusto Righi 30, ore 17
Edoardo Bruni, pianoforte
Programma
Franz Liszt | Unstern (Cattiva stella – 1880/1886) |
Die Trauer Gondel (La lugubre gondola detta I – 1884/5) | |
Trübe Wolken (Nuvole grigie – 1881) | |
Recueillement (Raccoglimento – 1877) | |
En rêve (In sogno – 1885) | |
Claude Debussy | da Préludes I libro (1910), “La cathédrale engloutie” (La cattedrale sommersa) |
da Children’s corner (1908), “The snow is dancing” (La neve danza) | |
da Images I (1907), | |
“Reflets dans l’eau” (Riflessi nell’acqua) | |
L’isle joyeuse (1904) | |
Edoardo Bruni | Sei preludi modali da ARS MODI – L’ARTE DEL MODO 1. Evocativo 2. Lontano 3. Fluttuante 4. Cupo (prima esecuzione assoluta) 5. Narrativo 6. Disteso (prima esecuzione assoluta) |
Prima del concerto, presentazione del volume
L’età moderna e contemporanea
Novecento, il secolo breve: Musica
A cura di Luca Marconi e Lucio Spaziante
In ocassione dell’uscita del volume L’età moderna e contemporanea. Novecento, il secolo breve: Musica, in vendita nelle edicole (nell’ambito dell’opera “L’età moderna e contemporanea”, a cura di Umberto Eco, edizioni L’Espresso) a partire da martedì 11 febbraio 2013, i curatori del volume dialogheranno con Rossana Dalmonte, Mario Baroni ed Edoardo Bruni sulle relazioni tra la musica di Liszt e i diversi repertori sviluppatisi nel Novecento. Ci si interrogherà dunque su come il percorso delle musiche d’avanguardia del XX secolo e gli intrecci sempre più complessi in esso rilevabili tra la musica colta, i repertori popolari e le produzioni di massa abbiano avuto diverse premonizioni nelle opere di Liszt.
All’incontro parteciperanno alcuni autori dei saggi contenuti nel volume, tra i quali Roberto Agostini e Carlo Branzaglia.
Dopo la discussione, Edoardo Bruni eseguirà al pianoforte alcune composizioni che, a partire da Liszt, giungeranno fino ai nostri giorni.
Il filo conduttore della proposta di Edoardo Bruni può essere individuato nello sviluppo di alcuni aspetti modali e scalari da fine Ottocento ad oggi, aspetti presenti in Liszt, in Debussy e in numerosi compositori del Novecento ed anche nel progetto compositivo ARS MODI – L’ARTE DEL MODO.
EdoardoBruni, nato a Trento nel 1975, è pianista e compositore.
Diplomato in pianoforte col massimo dei voti presso i Conservatori di Trento (1996, Giese) e di Rotterdam (Delle Vigne), si è perfezionato con Cohen, Berman, Schiff, Margarius. Svolge attività concertistica come pianista (solista ed in formazioni cameristiche) in Italia ed in Europa, in cartelloni prestigiosi al fianco di artisti quali Yo Yo Ma, Bruno Canino, Ivo Pogorelich, Stefano Bollani, The Swingle Singers, Orchestra Sinfonica Verdi di Milano, Orchestra Sinfonica Nazionale di Kiev.
Diplomato in composizione col massimo dei voti nel 2000 presso il Conservatorio di Trento (Franceschini, Galante, Colazzo), si è perfezionato con Mullenbach, Corghi, Bacalov. Sue composizioni sono state eseguite dall’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (2000 e 2007), dall’Ensemble La Pluma De Hu (2004), dall’Ensemble dell’Accademia Chigiana di Siena (2004), dall’Ensemble Alternance (2005), dall’Orchestra delle Scuole Musicali Trentine (2006), dal Ludus Quartet con Monique Ciola (2007), dal Trio Debussy (2008), dal duo Ciaccio – Miotto (2009), dal Trio di Genova (2010), dalla Banda di Mezzocorona (2010).
È laureato in filosofia presso l’Università di Padova (2002) ed è dottore di ricerca in Scienze della Musica delle Università di Trento e di Paris 4 – Sorbonne (2005, Dalmonte, Meèus). È presidente dell’associazione Sonora Mente. Ha insegnato presso la Scuola Musicale Giudicarie (pianoforte e composizione), ed i conservatori di Verona (armonia), Padova (pianoforte), Trento (lettura della partitura), Siena (solfeggio). Attualmente è docente di lettura della partitura presso il Conservatorio di Frosinone.
Domenica 10 marzo 2013
Istituto Liszt
via Augusto Righi 30, ore 17
L’orchestra sul pianoforte
Orazio Sciortino, pianoforte
Programma
Franz Liszt – August Stradal
Orpheus
Franz Liszt
da 3 Odes funèbres
“Le Triomphe funèbre du Tasse”
Franz Liszt
da Von der Wiege bis zum Grabe
“Die Wiege” (La culla)
Franz Liszt – Karl Klauser
Les Préludes
Le ragioni del “riadattare”, trascrivere, arrangiare vanno ricercate in quel bisogno di trovare se stessi attraverso lo studio di partiture altrui, al di là di un’operazione meramente artigianale, ma anche nella percezione inconscia che la musica debba essere naturalmente e continuamente trascritta e ripensata.
Il pianoforte, per le sue possibilità timbrico-espressive, diventa soggettto-oggetto ideale per la reinterpretazione di uno stesso materiale musicale. Straordinari e numuerosi sono gli esiti delle operazioni condotte da Liszt, Ravel, Debussy, Busoni ed altri.
Nella maggior parte dei casi si tratta di ridurre il materiale di una composizione al suo stato originario, di materia grezza, e ricrearlo in ragione di un timbro orchestrale presunto: non un tentativo di imitazione di diversi strumenti o impasti strumentali, ma di simulazione-dissimulazione dell’idea di orchestra.
L’impegno di Franz Liszt, per la presenza nel suo catalogo di più versioni di una stessa composizione, è in questo senso magistrale. Per il compositore ungherese scrittura pianistica e scrittura orchestrale sono oggetti di una stessa ricerca, che non è disgiunta dall’indagine intellettuale. Non è azzardato infatti pensare a lavori come la Sonata in si minore o Après une lecture de Dante come a veri e propri poemi sinfonici; ugualmente, è efficace e spesso rivelatore pensare composizioni per orchestra al pianoforte.
I brani in programma questa sera aggiungono un ulteriore elemento all’indagine sulla trascrizione: il passaggio della scrittura orchestrale di Liszt nelle mani dei pianisti August Stradal e Karl Klauser. (Orazio Sciortino)
Orazio Sciortino, nato nel 1984, è pianista e compositore.
Alcuni suoi lavori sono stati pubblicati da Ricordi e Carisch ed eseguiti in sedi prestigiose e festival importanti: Serate Musicali di Milano al Teatro Dal Verme, Beethovenfest di Bonn, Barge Music Festival di New York, I Cameristi della Scala, Beijing Modern Music Festival, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano.
L’attività di pianista concertista, sia da solista sia con orchestra, lo ha portato ad esibirsi in ambiti di rilievo internazionale: dalla Sala Verdi del Conservatorio di Milano (Società dei concerti) a Ferrara Musica, dal Teatro Rossini di Pesaro al Teatro Politeama di Palermo e al Teatro greco di Siracusa.
Ha recentemente debuttato al Teatro alla Scala di Milano in veste di direttore e solista, accompagnato dall’orchestra I Cameristi della Scala, con la prima esecuzione moderna del Concerto per pianoforte e orchestra di Adolfo Fumagalli.
Ha registrato per Rai Tre, Radio Tre, Radio Classica, Radio Svizzera Italiana, Fondazione Antonio Mazzotta (prima incisione italiana dedicata al pittore e compositore lituano Mikajolus Konstantinas Ciurlionis).
Si occupa di divulgazione musicale in veste di conferenziere e pianista, proponendo percorsi di guida all’ascolto e lezioni-concerto.
Siracusano di nascita, ha compiuto gli studi di pianoforte nella sua città per poi diplomarsi brillantemente all’Accademia Pianistica di Imola, dove ha studiato con Boris Petrushansky, Michel Dalberto e Louis Lortie. Ha inoltre compiuto gli studi di composizione sotto la guida di Fabio Vacchi presso il Conservatorio di Milano, città dove tutt’ora vive.
Domenica 11 novembre 2012
Sala Mozart, R. Accademia Filarmonica
via Guerrazzi 13, ore 17
Concerto conclusivo della mostra
Bologna e la musica al tempo di Franz Liszt
LE EROINE DI LISZT
Francesco Bergamasco, pianoforte