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Fin dall’inizio l’Istituto ha avuto come fine istituzionale la promozione e la diffusione dell’opera di Franz Liszt sia nel campo della ricerca musicologica sia in quello dell’interpretazione. Dal momento che l’opera di questo grande si colloca in un tempo abbastanza lungo e in numerosi paesi europei, il suo studio comprende la vita musicale di questi paesi e le biografie dei musicisti che in essi vissero e operarono. L’Istituto offre quindi adeguati strumenti di ricerca agli studiosi della musica dell’Ottocento.
In questo vasto campo di studio, la figura di Liszt ha un ruolo preponderante nella biblioteca, corrispondente a circa la metà degli scaffali disponibili e alla maggior parte delle partiture. Da notare che sono presenti anche diverse ‘prime edizioni’ a stampa. Ciò significa che, se da un lato la biblioteca dell’Istituto è la più ricca in Italia su Liszt, in particolare per le raccolte di lettere di Liszt e dei suoi contemporanei, comprende anche una parte importante della sterminata letteratura sulla musica dell’Ottocento.
Oltre al patrimonio librario l’Istituto conserva anche manoscritti, autografi di lettere e brani musicali inediti.
Per promuovere la ricerca musicologica l’Istituto pubblica in diverse lingue i Quaderni dell’Istituto Liszt. Rivista di Musica Romantica Europea, giunta al n.22 (2022) e la collana Rarità lisztiane, in collaborazione con la Liszt Society di Londra, che presenta opere di Liszt non reperibili in corrette edizioni moderne e nuovi ritrovamenti di brani sconosciuti o ritenuti dispersi (giunta al n. 7, 2022).
Le pubblicazioni sono sostenute dal Ministero della Cultura Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali.
All’attività di edizione si aggiunge, con cadenza biennale/triennale, il Premio Liszt: concorso musicologico che assegna un premio di 1000 euro alla miglior ricerca su Liszt.
Compatibilmente con le risorse disponibili, l’Istituto offre il proprio patrocinio a importanti manifestazioni internazionali concernenti particolari aspetti della musica dell’Ottocento. L’Istituto si è fatto promotore del Convegno Internazionale “Franz Liszt e la nascita dell’Europa moderna” (Villa Serbelloni, Bellagio 1998) sotto l’egida dell’Università di Trento, della Fondazione Rockefeller, dell’Istituto Politecnico e Università di Stato della Virginia; ha organizzato il convegno “Il pianoforte nell’Ottocento e l’Accademia Filarmonica di Bologna” (Bologna 2000) in collaborazione con la Regia Accademia Filarmonica di Bologna; ha patrocinato la Quindicesima “Giornata di Studio sul patrimonio artistico dell’Osservanza” (Bologna 2003), il “VII Festival Liszt di Grottammare” ( 2009), il Festival “La Stanza delle Rose” (Tivoli 2009), il convegno “Chopin e Liszt: due compositori a confronto nell’universo musicale parigino” (Lucca 2010); ha partecipato all’EUROMAC VII (Roma 2011).
Dal 2016 mette a concorso il pagamento di una rata del Master in Analisi e Teoria Musicale istituito dal GATM presso l’Università della Calabria; dal 2019 sostiene il “Concorso pianistico internazionale di Minerbio” offrendo un premio al miglior esecutore di musica lisztiana.
Il secondo compito della Fondazione consiste nell’offrire al pubblico una stagione concertistica da ottobre a maggio con la formula del Salotto musicale di stampo ottocentesco e della conferenza-concerto. I programmi proposti sono frutto di ricerche storiografiche e tendono ad approfondire non solo la produzione lisztiana ma anche quella dei personaggi coevi con interpretazioni di opere spesso trascurate nel repertorio concertistico tradizionale e da prospettive in vari modi innovative. I concerti hanno luogo prevalentemente nella sede dell’Istituto su un pianoforte Steinway Gran Coda del 1860, in tutto simile a quello che fu donato a Liszt e che attualmente è conservato nel Museo del Teatro alla Scala. Il pianoforte è stato scientificamente restaurato dal M° Flavio Ponzi con la consulenza dell’Istituto di Acustica dell’Università di Bologna.
Its first assignment is to gather material: manuscripts, scores, books and articles concerning Liszt and his contemporaries. To date, numerous Lisztian autograph scores and letters and more than 6000 books, articles and scores have been purchased. These include many first editions of Liszt’s work. This means that, although on the one hand, the Institute’s Lisztian library is one of the most well-stocked in Italy, on the other hand, an immense quantity of literature still remains to be collected.
In order to promote musicological research, the Institute publishes the Quaderni dell’Istituto Liszt and the Rarità Lisztiana series. The former is a musicological journal in diverse languages regarding Liszt’s works and life. The latter gives performers and scholars the opportunity to have access to pieces by Liszt which are unavailable in correct modern editions. It also allows them to discover unknown works or those which had been considered lost.
Alongside these publishing initiatives, the Institute has created the Liszt Prize. This is a biennial or triennial musicological contest which awards a prize of 1000 Euros for the best research regarding Liszt.
Depending on the available resources, the Institute offers its patronage – especially in the guise of scientific historical-musicological collaboration – to important international events concerning the life and work of Franz Liszt. The Institute promoted the International Conference Franz Liszt and the Birth of Modern Europe (Villa Serbelloni, Bellagio 1998) which was under the auspices of the University of Trento, the Rockefeller Foundation, Virginia Polytechnic and State University. It organised the conference The Piano in the Nineteenth Century and the Philharmonic Academy of Bologna (Bologna 2000) in collaboration with the Royal Philharmonic Academy of Bologna. It gave its patronage to the 15th Study Day regarding the artistic heritage of the Osservanza Convent (Bologna 2003), the VII Liszt Festival (Grottammare 2009), the Rose Room Festival (Tivoli 2009), the conference Chopin and Liszt: Two Composers and their Relation to the Parisian Musical Scene (Lucca 2010) and EUROMAC VII (Rome 2011).
The Foundation’s second assignment is to offer the public a concert season from October to May, using the formula of the nineteenth-century musical Salon and the conference with a concert. The programmes, which are the result of historiographical research, not only investigate Liszt’s opus but also that of his contemporaries. The emphasis is on works which are neglected in the traditional concert repertoire, approached from innovative perspectives.
The concerts generally take place at the Institute on a Steinway grand piano dating from 1860. The instrument is similar to one donated to Liszt and currently preserved in the Teatro alla Scala Museum. The piano was restored by Flavio Ponzi with the expert advice of Bologna University’s Institute of Acoustics.
The Institute has a guest room, which artists and scholars conducting research on Liszt may use for limited periods.