Domenica 18 febbraio 2024, ore 17
Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi 30, Bologna
Ubaldo Rosso, flauto
Andrea Vigna Taglianti, pianoforte
PROGRAMMA
Franz Schubert (1797/1828) | Ständchen arr. Theobald Boehm per flauto e pianoforte |
F. Schubert | Introduzione e variazioni op. 160 D. 802 per flauto e pianoforte sul tema del Lied “Trockne Blumen” da Die schöne Müllerin D 795 n.18 |
Franz Liszt (1811-1886) / F. Schubert | Lob der Thränen S. 557 |
Robert Schumann (1810-1856) | Tre Romanze op. 94 Nicht schnell Einfach, innig Nicht schnell |
Giuseppe Antonio Unia (1818-1871) | Casta Diva dall’opera Norma di V. Bellini, op. 117 |
Alexandre Guiltman (1837-1911) | Romanza senza parole op. 85 |
Gabriel Fauré (1845-1924) | Sicilienne op. 78 |
Le numerose trascrizioni strumentali ottocentesche di Lieder, genere nel quale Liszt può essere considerato a pieno titolo un protagonista, testimoniano lo sforzo di compositori e grandi virtuosi strumentali nello sviluppare al massimo le capacità evocative degli strumenti chiamati a supplire, con i loro timbri e colori, alla mancanza del testo poetico.
Il concerto si apre con tre trascrizioni schubertiane: Ständchen, Trockne Blumen e Lob der Tränen. Ständchen (Serenata) fa parte di Schwanengesang, ultimo grande ciclo liederistico schubertiano, composto nel 1828, ultimo anno di vita del compositore e pubblicato postumo. Viene presentato nella versione per flauto e pianoforte di Theobald Boehm (1974-1881), virtuoso di flauto noto per il ruolo fondamentale avuto nello sviluppo del flauto “moderno”. Trockne Blumen (Fiori appassiti) è un ciclo di variazioni per flauto e pianoforte sull’omonimo Lied tratto dal ciclo “Die Schöne Müllerin”. L’opera è datata gennaio 1824 ed è stata composta a ridosso dello stesso Lied divenendo uno dei capisaldi della letturatura flautistica ottocentesca. Franz Liszt fece la conoscenza del Lied Lob der Tränen (Elogio delle lacrime) a Parigi grazie al musicista belga Urhau. La sua trascrizione pianistica contribuì notevolmente alla conoscenza e diffusione del repertorio schubertiano.
Le Romanze op. 94, originariamente scritte per oboe, sono tre brevi composizioni di forma tripartita e vennero composte nel 1849 da Schumann come dono di Natale per la moglie Clara.
Giuseppe Unia fu musicista di grande successo e “pianista compositore di Corte di S.M. Il Re d’ Italia”, cadendo però in oblio rapidamente dopo la sua scomparsa. In Casta Diva op.117 il compositore giunge a ragguardevoli esiti in termini di raffinatezza di scrittura, rivelando una grande sensibilità per i colori pianistici. Di A. Guiltman, apprezzato concertista d’organo, organista della chiesa della Sainte-Trinité a Parigi e cofondatore della Schola Cantorum, viene proposto l’ascolto della delicatissima Romanza senza parole op. 85. Il concerto si chiude con la Sicilienne op, 78 di Gabriel Fauré, le cui origini risalgono al 1893, durante la composizione delle musiche che avrebbero dovuto accompagnare una produzione del Bourgeois Gentilhomme di Molière. A divenire universalmente nota fu però la versione per violoncello e pianoforte, dove la melodia crea un’atmosfera malinconica e nostalgica.
(Andrea Vigna Taglianti)
UBALDO ROSSO Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha ricoperto in seguito il ruolo di primo flauto nell’orchestra de “I Pomeriggi Musicali” di Milano ed ha inoltre collaborato con il “Teatro alla Scala” di Milano, l’Orchestra della RAI di Torino e l’ Orchestra della RTSI di Lugano. Si è dedicato con grande attenzione al repertorio solistico e cameristico per flauto, esibendosi in varie formazioni in prestigiose sale in Italia (Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Verdi a Milano, sala del Conservatorio e Teatro Alfieri a Torino, Sala dei Giganti a Padova, Accademia Filarmonica di Bologna). Da anni ospite di importanti Istituzioni e Festival nazionali ed internazionali, si è esibito in concerto in tutta Europa, oltre che in America e in Asia. Ha registrato importanti opere per flauto di Mozart, per RAI radio 3, Radio Bavarese. E’ stato titolare della cattedra di flauto per molti anni presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino.
ANDREA VIGNA-TAGLIANTI si è esibito come solista e in formazioni cameristiche in Italia, U.S.A. (American Liszt Society -Boston e New York), Emirati Arabi Uniti (Paris Sorbonne University-Abu Dhabi), Croazia, Inghilterra, Scozia, Israele e Palestina (Gerusalemme -Al Quds University, Brigham Young University, Nablus – Prince Turki Theatre -An Najah University, residenza dall’ambasciatore generale ONU, Edward Said National Conservatory of Music Concert Hall, Betlemme – Chiesa della Natività per il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme), Sudan National Museum (Khartoum) concerto per U.E. e ambasciata italiana, ecc. Sue esecuzioni sono state trasmesse da radio o tv in Italia (Radio Tre), Svizzera (Radio della Svizzera Italiana), Croazia, Giappone (NHK World in duo con il soprano Mariam Tamari). Ha conseguito con il massimo dei voti il Diploma Accademico di Secondo Livello in pianoforte solistico presso il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara successivamente al diploma in pianoforte presso il Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo. Ha proseguito i propri studi a Milano con il Maestro Bruno Canino e a Londra con Leslie Howard. Diplomato cum laude presso il Corso Quadriennale di Musicoterapia di Assisi, specializzato in Musicoterapia Didattica con il dott. Rolando Benenzon e Diplomato con il massimo dei voti in Biomusica e Musicoterapia Evolutiva. Ha insegnato per istituzioni quali “International Music Institute” e “British International School” di Abu Dhabi e Magnificat Institute di Gerusalemme dove ha anche ricoperto la cattedra di docente di Pianoforte Principale e di Direttore Accademico presso l’ “Edward Said National Conservatory of Music”. Attualmente insegna presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo (CN). Andrea Vigna-Taglianti ha inciso per le etichette Sheva Collection e Tactus Records.