Sabato 18 novembre 2023, ore 17
Domenica 19 novembre 2023, ore17
Fondazione Istituto Liszt
Via A. Righi 30, Bologna
Ferenc Gulyás, strumenti popolari ungheresi
Per la rassegna
Liszt Musicista nel Futuro
Nell’ambito della XXVII Stagione Musicale 2023-2024
La Fondazione Istituto Liszt ETS, in collaborazione con il Consolato di Ungheria e con l’Associazione Italia-Ungheria di Bologna offre al pubblico un insolito viaggio nel mondo della cultura e della musica ungherese. L’antropologo, musicista e costruttore di strumenti musicali Ferenc Gulyás presenta e descrive strumenti popolari ungheresi da lui stesso costruiti, e racconta la loro evoluzione e il loro ruolo con una visuale che comprende Ungheria, Europa orientale, Medio Oriente e Africa. Verranno suonate e cantate le “gemme” delle canzoni popolari ungheresi.
Ferenc coinvolgerà il pubblico anche creando piccole formazioni orchestrali che sperimentano la bellezza e il potere di creare una comunità e di suonare e cantare insieme. L’esperienza è aperta a qualsiasi fascia d’età superiore ai 5 anni. Sono previste due presentazioni nel pomeriggio di sabato 18 Novembre e nel pomeriggio di domenica 19 novembre. Gli strumenti verranno disposti nelle diverse sale della sede della Fondazione in modo da stimolare un approccio informale e partecipativo da parte del pubblico.
Questo incontro focalizzato sulle tradizioni popolari è parte di una serie di iniziative della Fondazione Istituto Liszt orientate a esplorare le radici folkloriche soprattutto ungheresi, ma anche rom, balcaniche e mediterranee alle quali Liszt si è ispirato, e che ha sviluppato nella sua vasta produzione musicale alla ricerca di nuovi linguaggi ed espressioni, verso una “musica del futuro”. A questo incontro seguirà, il 16 Dicembre, sempre presso la sede della Fondazione Istituto Liszt, una conferenza del Dr. Shay Loya, docente all’Università di Londra ed esperto conoscitore dei legami fra le opere di Liszt (e più in generale del Romanticismo di area austro-ungherese) con le tradizioni e le pratiche musicali di origine popolare di marca ungherese, balcanica, rom.
Questa conferenza concerto è organizzata in collaborazione con l’Associazione MASK APS per la promozione delle musiche di oggi, e in collaborazione alla rassegna “Liszt Musicista nel Futuro”.
Ferenc Gulyás è ricercatore etnografico, antropologo culturale, costruttore di strumenti tradizionali ungheresi, esecutore esperto di musiche popolari, “Cavaliere della Cultura Ungherese”.
Classe 1960, è nato a Szeged (Seghedino) dove ha completato gli studi universitari, ha conseguito il brevetto di maestro d’arte per la direzione di orchestra di cetra e di coro folkloristico; con la Citerazenekar di Sándorfalva ha vinto nel 1988 il concorso nazionale KI MIT TUD nella categoria “Musica Popolare”.
Si trasferisce a Budapest nel 1981 dove inizia la collaborazione con l’ensemble HVDSZ Bihari János. Suona dozzine di strumenti da lui stesso costruiti e con i quali si esibisce abitualmente. Con il gruppo Tápió Mente Gruppo Popolare ha girato il mondo per diffondere la musica e la cultura del popolo ungherese. Nel 1984 ha ottenuto presso l’ORI (Ufficio Eventi Nazionali) la licenza di artista professionista come musicista di musica folk ungherese. Svolge da anni attività didattica e coordina orchestre di giovani e giovanissimi. Grazie alla sua versatilità, ha suonato in diverse band nel corso degli anni, quali la band NOX che utilizza motivi di musica popolare ungherese e con la quale ha ottenuto una grande popolarità e numerosi riconoscimenti, quali dischi d’oro, di platino, doppio platino, e numerosi premi. Attualmente dal 2015 fa parte dell’ensemble Péter-Szabó Szilvia TEAM. Come apprezzato musicista strumentale è entrato in contatto anche con la musica leggera, ed ha avuto l’opportunità di lavorare con la star della musica pop italiana Lucio Dalla. Nel 2007 è stato ammesso a tempo pieno nel Dipartimento di Etnografia e Antropologia Culturale presso l’Università di Szeged, ha pubblicato un saggio intitolato “Evoluzione della musica dal punto di vista del mondo delle credenze e della religione”, in cui presenta la formazione, lo sviluppo e il ruolo della musica nella storia dell’umanità con l’aiuto degli strumenti popolari ungheresi. Tiene regolarmente conferenze nazionali ed internazionali di antropologia culturale presso varie università tra le quali Szeged e Baku, e anche negli USA e in Canada.