Viaggi e locande


Con l’ausilio di una delle numerose edizioni della fortunatissima guida Itinerario d’Italia o sia descrizione di viaggi per le strade più frequentate sì per posta che altrimenti alle principali città d’Italia, edita a Milano da Pietro e Giuseppe Vallardi (qui alcune pagine tratte da una edizione del 1835), possiamo seguire – a ritroso, visto che la descrizione parte da Bologna – il viaggio di Liszt che, nell’ottobre del 1838, lo portò da Venezia a Bologna con la sosta al castello del Catajo a Battaglia. Le guide Vallardi fornivano al viaggiatore, in maniera concisa ma efficace, le più diverse indicazioni  turistiche e pratiche (numero di poste, loro costo e tempi di percorrenza, tipo do carrozze, informazioni su alberghi e locande, unità di misura e cambio delle valute in vigore nei vari stati, ecc.).

Nell’ultima delle quattro pagine riprodotte qui sotto troviamo le indicazioni per il viaggio da Bologna a Ravenna compiuto dalla coppia Liszt d’Agoult dopo il breve soggiorno bolognese. Le poche indicazioni contenute nella guida riguardo al viaggio per Ravenna fanno  capire la marginalità della città romagnola nel panorama dell’epoca. Ravenna rimaneva però un mito per artisti ed intellettuali i quali amavano compiervi un vero e proprio pellegrinaggio nel nome di Dante, oggetto in quegli anni di grande studio e riscoperta, e di Gordon Byron.

 

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